IL METODO PILATES

IL METODO PILATES

Il Metodo Pilates è una forma di ginnastica finalizzata al benessere e al conseguimento di una forma fisica ottimale.

Tutti i movimenti vengono eseguiti con fluidità e armonia, che derivano direttamente dalla forza del baricentro e dal controllo. 

La respirazione è parte integrante della tecnica e deve essere funzionale al movimento che si sta svolgendo: per ogni esercizio infatti è indicata la coordinazione con il respiro, che viene educato in modo da consentire una corretta ossigenazione e da essere di supporto allo sforzo. 

Ogni esercizio tiene particolarmente presente il lavoro della zona centrale del corpo – da Pilates definita Power house – che si trova tra la cassa toracica e il bacino. Questa “casa della forza” supporta ogni movimento e in condizioni di perfetta efficienza permette di eseguire sforzi e movimenti complessi in sicurezza.

IL METODO PILATES

Il Metodo Pilates è una forma di ginnastica finalizzata al benessere e al conseguimento di una forma fisica ottimale.

Tutti i movimenti vengono eseguiti con fluidità e armonia, che derivano direttamente dalla forza del baricentro e dal controllo. 

La respirazione è parte integrante della tecnica e deve essere funzionale al movimento che si sta svolgendo: per ogni esercizio infatti è indicata la coordinazione con il respiro, che viene educato in modo da consentire una corretta ossigenazione e da essere di supporto allo sforzo. 

Ogni esercizio tiene particolarmente presente il lavoro della zona centrale del corpo – da Pilates definita Power house – che si trova tra la cassa toracica e il bacino. Questa “casa della forza” supporta ogni movimento e in condizioni di perfetta efficienza permette di eseguire sforzi e movimenti complessi in sicurezza.

La metodologia CovaTech Pilates®

Le molte scuole di formazione per insegnanti che si sono diffuse e sviluppate nel mondo attingono al repertorio originale e ai principi di base, apportando un loro specifico contributo.

La metodologia CovaTech Pilates®, ideata da Anna Maria Cova, nella quale mi sono formata e a cui faccio particolarmente riferimento, aggiunge tre ulteriori principi:

  • Consapevolezza sottolineata come parte integrante di ogni esercizio.
  • Visualizzazione per chiarire alcuni aspetti del movimento e rendere più completa la percezione
  • Ritmo associato al movimento per variare lo sforzo e il grado di difficoltà, secondo l’obiettivo specifico che si vuole raggiungere (potenziamento, allungamento, coordinazione…)

Il Metodo Pilates
si rivolge
a te che

  • hai una vita sedentaria e vuoi recuperare mobilità
  • soffri di fastidi o dolori alla schiena
  • hai necessità di tonificare e rafforzare la muscolatura
  • desideri acquisire una postura migliore
  • desideri allenare tutto il corpo in modo armonico e integrato
  • pratichi uno sport e vuoi potenziare e migliorare i tuoi gesti

Il Metodo Pilates
fa per te se desideri

  • un incremento del tono muscolare
  • una maggiore flessibilità
  • un allungamento della muscolatura
  • una maggiore coordinazione
  • una schiena più forte e allineata
  • addominali più tonici e attivi
  • un portamento più eretto e stabile

COME SI SVOLGONO LE LEZIONI PILATES

Le lezioni Pilates si svolgono sia in gruppo sia individualmente. I gruppi sono sempre composti da poche persone, così che ognuno sia seguito, corretto e aiutato a perfezionare la tecnica, incrementando flessibilità, forza e controllo.

I livelli vanno dal base all’avanzato e contengono una grande quantità di variazioni, per far sì che i gruppi muscolari siano allenati in modo equilibrato e armonico. 

MATWORK

Sono le lezioni che si svolgono a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli attrezzi – softball, fitball, elastici con resistenze diverse, magic circle, foam roller.
La sequenza originale degli esercizi a terra viene integrata con passaggi di ascolto e preparazione in modo da arrivare all’esecuzione completa in sicurezza e ottimizzando i risultati.
Parallelamente agli esercizi si apprende la tecnica di respirazione, che supporta il movimento e permette di dosare lo sforzo.
L’utilizzo dei piccoli attrezzi fornisce, a seconda degli esercizi, una resistenza da vincere o un aiuto al movimento richiesto, permettendo di progredire nella tecnica con gradualità e rendendo ogni lezione varia, ricca e stimolante.

GRANDI ATTREZZI

Concepiti da Pilates per esigenze riabilitative e di mantenimento del tono muscolare per persone che avevano subito traumi o che erano allettate a causa di lunghe malattie, i grandi attrezzi si sono evoluti nel tempo, offrendo una grande variabilità nell’utilizzo.

Danzatori e atleti integrano il loro allenamento con l’ausilio di questi strumenti e persone che necessitano di lavorare sulla propria postura o che desiderano ottenere una maggiore forma fisica, trovano in essi un valido aiuto.

Le lezioni sui grandi attrezzi si svolgono in studio, individualmente o in piccoli gruppi (fino a quattro persone).

Reformer, Cadillac, Chair, barrel

Il Reformer è un lettino scorrevole dotato di barra poggiapiedi e cinghie. Le molle alla base del lettino forniscono diverse resistenze per variare il grado di sforzo in base alla struttura fisica della persona e al livello raggiunto.

Simile a un letto a baldacchino, la Cadillac è dotata di molle per lavorare su gambe e braccia e di altri elementi che supportano piegamenti, trazioni e altri movimenti.

La Chair è una seduta dotata di barra poggiapiedi e maniglie. Utilizzata in diverse posizioni, risulta particolarmente allenante per la stabilità, l’equilibrio e il potenziamento muscolare.

lo Step Barrel e il Ladder Barrel, che ricordano la forma di un mezzo barile, sono particolarmente utili per lo stretching, la stabilizzazione il potenziamento della colonna e della fascia laterale.

un approccio integrato

La mia esperienza da insegnante e praticante Feldenkrais e Pilates mi ha portata ad apprezzare sempre di più i risultati ottenuti dalla pratica di entrambe le discipline.

origini e storia

Joseph Hubertus Pilates (Mönchengladbach 1883 – New York 1967) concepisce il sistema di allenamento che da lui prende il nome a partire da un interesse profondo per le pratiche corporee.

Fin da piccolo soffre di vari disturbi fisici: asma, rachitismo, febbre reumatica. I suoi disturbi e il desiderio di migliorare il proprio stato di salute, lo portano ad appassionarsi a diverse forme di allenamento, rilassamento e tecniche di concentrazione, attingendo anche alla tradizione orientale dello yoga e della meditazione e a praticare numerosi sport, fra cui lo sci, la ginnastica, il body building, le immersioni subacquee.

Parallelamente, si dedica allo studio dell’anatomia umana, osservando anche il movimento degli animali.

In seguito al lavoro su se stesso raggiunge il proprio obiettivo di benessere e forma fisica ottimale, tanto da arrivare a posare come modello per la raffigurazione di tavole anatomiche.

Quale tedesco in territorio inglese, durante la prima guerra mondiale viene internato in due diversi campi di lavoro, dove organizza per sé e per i propri compagni di prigionia un programma di allenamento, cominciando così ad elaborare i principi del suo metodo.

Nel 1918, un’influenza epidemica uccide migliaia di inglesi, ma nessuno di coloro che si sottopongono al suo training fisico contrae questa patologia.

Durante il secondo internamento comincia a ideare e costruire macchinari per la riabilitazione di soldati vittime di traumi e menomazioni, che costituiscono i primi esempi delle macchine Pilates ormai diffuse negli studi di tutto il mondo.

Negli anni venti, tornato in Germania, l’incontro con il grande coreografo e studioso del movimento Rudolf Laban e con altre personalità del mondo della danza fa sì che il metodo trovi un importante campo di sviluppo come parte del training fisico dei danzatori e come recupero in seguito a infortuni.
Trasferitosi a New York dopo aver rifiutato di occuparsi dell’addestramento dell’esercito tedesco, apre uno studio nel quale confluiscono atleti, danzatori, attori e persone con diversi gradi di problematiche fisiche.
Qui codifica la sua tecnica, da lui denominata Contrology, scienza del controllo. Essa si compone di una serie di esercizi a corpo libero – Mat work – e di esercizi che vengono eseguiti con l’ausilio di grandi attrezzi, che forniscono, secondo la modalità di lavoro, assistenza al movimento e resistenze da vincere: questi consentono di variare il grado di difficoltà di esecuzione in base al livello e alle esigenze dell’allievo.

Le lezioni consentono di sviluppare un controllo sul movimento a partire da un costante stato di concentrazione.

Gli esercizi vengono eseguiti in con particolare attenzione al respiro, alla fluidità, all’allineamento del corpo, al baricentro. Tutto questo, in associazione con uno stile di vita sano, del quale Pilates sottolinea l’importanza, incrementa la forza fisica e l’armonia dei movimenti, oltre a rafforzare la salute, l’autostima e l’immagine di sé.

Alla sua morte, nel 1967, già due dei suoi studenti avevano aperto studi in cui insegnavano il metodo Pilates e a tutt’oggi molte scuole di formazione sono attive in tutto il mondo.

La tecnica originale si è arricchita di moltissimi sviluppi diversi, derivanti dai molteplici campi di applicazione – che vanno dalla riabilitazione, all’allenamento, al perfezionamento del controllo corporeo – e dal progredire delle conoscenze sulla fisiologia e sul movimento funzionale.

Le immagini di Joseph Pilates presenti in questa pagina sono foto di repertorio; quelle che ritraggono me sono di Valentina Bisoglio e Aldo Ferrero.